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Amministrazione di sostegno

Molto frequentemente oggi capita di dover ricorrere alla apertura della amministrazione di sostegno per aiutare e tutelare familiari e amici che non sono in grado di provvedere a se stessi a causa di una menomazione fisica o psichica.
L’amministratore di sostegno, che potrà essere un convivente, un familiare o un soggetto estraneo iscritto nell’apposito elenco, viene nominato con decreto dal Giudice Tutelare e avrà la possibilità di compiere determinati atti in nome e per conto del soggetto bisognoso.
Si pensi ai casi di malattie degenerative, ictus o alzheimer che impediscono alla persona di compiere i più elementari gesti del vivere quotidiano, di firmare dichiarazioni dei redditi o istanze necessarie per la propria situazione economica: in tutti questi casi la procedura di amministrazione di sostegno vi aiuterà a risolvere questi problemi.
Come si apre la procedura di amministrazione di sostegno?
E’ necessario depositare presso la cancelleria del Tribunale ove il soggetto bisognoso ha la residenza un ricorso con cui si chiede la nomina di un amministratore.
Il ricorso può essere presentato personalmente.
Tuttavia, in molti casi è utile avere un aiuto da parte di un legale, per preparare il ricorso, allegare i documenti necessari, effettuare le notifiche del provvedimento di fissazione della udienza richieste dalla legge, presenziare all’udienza stessa e effettuare l’inventario e il rendiconto annuale.
La sottoscritta si rende disponibile a fornire detto aiuto a modiche cifre, a partire da € 100,00 per la preparazione del ricorso e assistenza all’udienza.

Angolo